La dieta dello sportivo: quando e come includere il formaggio

I consigli della Dr.ssa Emanuela Russo- dietista responsabile area nutrizione Emotifood.

Per uno sportivo l’alimentazione è parte integrante dell’allenamento: gli alimenti che vengono scelti nei pasti che precedono o che seguono allenamenti e gara sono strettamente collegati al buon esito della prestazione stessa e alla capacità di recuperare, con una certa velocità, le forze (nonché alla ridotta probabilità di incorrere in infortuni).

L’alimentazione di uno sportivo deve essere sempre bilanciata, anche nei periodi di riposo, non deve essere un sacrificio ma deve far parte del bagaglio culturale di ciascuno. La dieta quotidiana dovrebbe rispettare il giusto equilibrio tra macro e micro nutrienti: 55% carboidrati, 15/20% grassi, 25/30% proteine. Queste percentuali possono variare in base al tipo di sport praticato, aumentando l’apporto di proteine, fondamentali per ricostruire quei pezzetti di puzzle che compongono i muscoli e, qualora ci si stia preparando, per esempio, per una competizione di endurance, anche quello di carboidrati. In questo caso il carico può arrivare sino al 65-70% da assumere nei 4/5 pasti che precedono la gara.

In questo senso, all’interno delle buone abitudini alimentari il formaggio riveste un ruolo fondamentale per lo sportivo grazie alle sue caratteristiche nutrizionali.
Pur con le dovute differenze fra le varie tipologie di formaggi e del loro diverso grado di stagionatura, in generale essi hanno un elevato potere calorico, in quanto ricchi di carboidrati, lipidi, proteine e sali minerali.
I carboidrati in essi contenuti (in particolare nei formaggi freschi) forniscono un apporto energetico immediato, utile per energia immediatamente disponibile. Di maggiore rilevanza i grassi che garantiscono le energie da stoccare nei magazzini dell’organismo e da utilizzare in prestazioni di endurance e di carattere prevalentemente aerobico e prolungato.
Le proteine nobili forniscono il substrato plastico per il turn over delle proteine, indispensabili per la forza muscolare e per gli sport di potenza.
Fosforo e calcio fortificano le ossa (che devono essere resistenti per garantire un gesto atletico efficace e ridurre gli infortuni) e garantiscono la corretta contrattilità muscolare.

Come dicevamo, altro aspetto importante è il recupero dopo una performance. Infatti, i venti minuti che seguono il workout sono il momento ottimale per fornire al nostro corpo nutrienti utili per ricaricare le perdite e rifornire magazzini energetici e fibre muscolari. In questi minuti è molto importante assumere zuccheri ad alto indice glicemico per ricostituire le scorte di glicogeno stoccate in muscoli e fegato. Durante la mezz’ora post allenamento, infatti, il sistema cardiocircolatorio e i meccanismi cellulari e biochimici sono al massimo della loro attività lavorativa. Successivamente la percentuale scende al 25% e il recupero risulterà più lento e meno proficuo.

In quest’ottica, a seconda di quando viene effettuato l’allenamento, possiamo comunque utilizzare il formaggio ad ogni pasto: durante la colazione ad esempio su fette di pane in accompagnamento a miele o marmellate; in cubetti come pratico spuntino spezza fame accanto ad un frutto (es. formaggio e pera); durante il pasto come fonte proteica, nel condimento del primo piatto (es. riso e formaggio) o come ingrediente di un carpaccio leggero (carciofi, formaggio e aceto balsamico).

E mi raccomando, non dimentichiamoci dell’acqua! Idratarsi costantemente durante l’allenamento o la gara, è fondamentale per permettere al nostro corpo di mantenere la sua efficienza e garantire che tutte le funzioni vengano svolte al meglio. Ci si deve ricordare che se insorge lo stimolo della sete, il nostro organismo è già da troppo tempo in riserva idrica e la performance potrebbe drasticamente essere inficiata (anche del 30%).

Non ci resta che dire… buon allenamento e buon appetito!!

18 Dicembre 2018

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