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Natale solidale in casa Montasio insieme al Banco Alimentare FVG: donati dal Consorzio 87 chilogrammi di formaggio per le famiglie bisognose

Il fenomeno dello spreco alimentare va combattuto attraverso la collaborazione, il Consorzio di tutela del Montasio Dop si impegna da sempre su questo fronte, e quest’anno ha deciso di donare più di 87 chilogrammi di formaggio al Banco Alimentare del Friuli Venezia Giulia. Una rimanenza che deriva da una esclusiva selezione di prodotti che saranno segnalati nella nuova edizione de “La Guida dell’Espresso” dedicata ai formaggi Dop.

“Si tratta di una quantità di formaggio pari a 29 mezze forme del nostro miglior Montasio – puntualizza il Presidente del Consorzio Valentino Pivetta – che abbiamo pensato di destinare all’Associazione non profit che opera dalla fine degli anni ’90, in tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia e parte del Veneto, per ridurre lo spreco alimentare e dare sostegno ai più bisognosi”.
I responsabili del Banco Alimentare FVG confermano infatti che porzioni significative di questi formaggi saranno destinate a diverse famiglie tra le più numerose e bisognose del territorio.

Un ringraziamento particolare va ai soci produttori del Montasio Dop come il Consorzio Agrario – Latteria di Venzone, Latteria Modolo di Roverbasso, Latteria Cooperativa Valcanale di Ugovizza, Cooperativa Lattebusche di Busche di Cesio Maggiore, Caseificio Moro di Motta di Livenza, Latteria Cooperativa di Marsure di Aviano, Latteria Cooperativa di Tarzo e Revine Lago, Latteria Cooperativa di Fontanafredda, Latteria Cooperativa Valli del Natisone di Cioìvidale, Caseificio Tre Valli di Usago di Travesio, Latteria Cooperativa di Summaga, Latteria Cooperativa di Maron di Brugnera, Associazione Allevatori FVG – MalgaMontasio, Caseificio Badin di Cimpello di Fiume Veneto, Caseificio della Savia di Basiliano e Latteria Cooperativa di Coderno.

ll Montasio Dop è amico della linea, anche a Natale!

E’ vero, le feste natalizie in arrivo non sono il periodo migliore per prestare attenzione alla linea. Però, mentre passiamo da un cenone all’altro, possiamo fare attenzione alla qualità e quantità degli alimenti che mangiamo.
Molte leggende metropolitane ritengono che durante i periodi di dieta, il formaggio sia un alimento nemico della bilancia. Spesso ci si dimentica che, nelle giuste quantità, questo prodotto è invece importante fonte di tanti nutrienti essenziali per lo sviluppo, come il calcio, proteine, grassi, fosforo, vitamina D e tanto altro, dove ognuno ha un beneficio specifico. Il perfetto equilibrio nutrizionale del Montasio Dop, lo rende un alimento adatto al consumo quotidiano.

Ma la domanda fondamentale è “come inserire in modo corretto il Montasio Dop nella nostra dieta, senza subirne troppo le conseguenze a fine mese?”
La prima regola da scrivere nei post-it che verranno attaccati al frigorifero è “Mai mangiare il formaggio come antipasto o come conclusione”. Infatti, spesso si commette l’errore di considerare il formaggio come un accompagnamento o contorno, quando invece ha tutti i nutrienti di un’ideale seconda portata.
Da qui si risale alla regola successiva: “Mai accostare il formaggio ad altri alimenti proteici, come carne o pesce”, ma utilizzarli uno in sostituzione dell’altro. Altri cibi che si consiglia di evitare nello stesso piatto del formaggio sono burro o dolci, a maggior ragione se contenenti olio di palma o simili.
Per quanto riguarda la quantità, alcune ricerche hanno dimostrato che sarebbe ideale assumere 50 g giornalieri di Montasio Stagionato, circa un etto di Fresco e più o meno 125 g di latte o yogurt, possibilmente magro; ma alcuni sondaggi hanno evidenziato come noi italiani spesso invertiamo ed eleviamo tali quantità, accumulando grassi, sali e calorie e perdendo allo stesso tempo alte quantità di nutrienti come il calcio.
Inoltre, lo stagionato essendo maggiormente ricco di grassi, va consumato con moderazione, cercando di non superare i 50 g a pasto e non tutti i giorni.

Per concludere con un consiglio spassionato per chi ama il formaggio, e il Montasio Dop in particolare, questo alimento va tolto dal frigo almeno mezz’ora prima di essere mangiato: questo perché, essendo freddo, ha meno sapore, tendendo a consumarne dosi eccessive per soddisfare il proprio palato e raggiungere la sazietà.

Gita in Malga Montasio: una giornata per riscoprire la natura e la buona tavola

Quest’anno la neve non si è fatta attendere sulle montagne friulane ed è già tempo di rispolverare le ciaspole. Un itinerario dal fascino naturalistico, ma adatto anche ai meno esperti, è quello che parte da Sella Nevea. Si tratta di una passeggiata magica tra boschi ed alpeggi, che sfocia in un panorama stupendo: l’altopiano del Montasio abbracciato da un anfiteatro di cime ammantate da una coltre di neve.

Il percorso sale da Sella Nevea alla casera Cregnidul, passa per Casera Parte di Mezzo e Casera Larice, nelle vicinanze del rifugio Brazzà, per poi ritornare a Sella Nevea attraverso la strada asfaltata che durante l’inverno è coperta di neve. Prima di intraprendere il cosiddetto “giro delle malghe” occorre valutare le condizioni della neve, poiché quando le precipitazioni sono più intense non si escludono slavine causate sa distacchi spontanei.

Poco sopra Sella Nevea si trova la Malga Montasio, situata sull’omonimo altopiano ad un’altezza tra i 1500 ed i 1800 metri sul livello del mare. Si compone di 1064 ettari, dei quali in bella stagione la metà è destinata al pascolo. Vi si trovano anche un ristoro agrituristico, dove è possibile passare la notte e una latteria, presso la quale è disponibile il Montasio “Prodotto della Montagna”, fatto solo con latte crudo raccolto, lavorato e stagionato (minimo 60 giorni) sopra i 600 metri di altitudine. La piacevolezza del gusto e le proprietà nutritive del Montasio faranno in breve recuperare le forze perse durante la passeggiata nella neve, facendo venire voglia di ritornare presto sull’altopiano del Montasio.

Formaggio in musica: l’Hip Hop vince sulla classica

Far ascoltare musica classica ai bambini è ormai una prassi conosciuta in tutto il mondo. Anche i vigneti con le note di Mozart e Beethoven fanno parlare sempre più di sé. Ma chi hai mai letto notizie sul formaggio invecchiato a suon di musica hip hop?

Si parla della nuova branca della scienza, la Sonochimica, che ha come oggetto lo studio e l’approfondimento dell’effetto diretto e indiretto delle onde sonore e delle risonanze sui corpi solidi di qualunque tipo, quindi anche del cibo.
L’esperimento è stato ideato e messo in pratica da Beat Wampfler, veterinario e produttore di formaggi, in collaborazione con gli studenti e ricercatori dell’Haute école des arts (Universita delle Arti) di Berna, ed è passato alla storia come “Cheese in Surround Sound – a culinary art experiment”.

Lo studio ha avuto luogo in un caseificio risalente al 1853, nella zona di Burgdof in Svizzera, dove 8 forme di formaggio, di circa 40 cm di diametro e tutte appartenenti allo stesso lotto di produzione, sono state inserite in 8 cassette di legno differenti, e lasciate stagionare per 6 mesi. Ognuna di queste cassette era dotata di un dispositivo audio posto sotto la forma, che riproduceva in loop per 24 ore al giorno un determinato genere di musica. Alcune cassette prevedevano la musica classica con i flauti di Mozart, altri i grandi successi dei Led Zeppelin, altri ancora la musica Rep, piuttosto che l’Hip-Hop, il Jazz o la Techno. Solo una cassetta è stata lasciata in silenzioso, per poter notare un’eventuale differenza.

Al termine della fase di stagionatura, il 14 Marzo 2019 le cassette sono state aperte. È stato effettuato un blind test da un panel di degustatori professionisti, ripetuto due volte per poter ottenere un risultato il più possibile oggettivo. Quel giorno, gli esiti hanno lasciato a bocca aperta i presenti. Gli enzimi ed i batteri del formaggio, che sono direttamente responsabili del gusto, hanno recepito un determinato tipo di musica, facendo in modo che ogni forma assumesse un sapore distintivo. Inaspettatamente, l’Hip-Hop ha battuto la musica classica, conferendo alla propria forma un sapore eccezionalmente fruttato, con un gusto e un profumo ben distinguibili dagli altri campioni.

Chissà se anche al Montasio Dop sarà gradita la musica Hip-Hop, in ogni caso rimangono invariate le caratteristiche nutritive di questo eccezionale alimento, quali la naturale assenza di lattosio dai due mesi di stagionatura e la ricchezza in proteine e calcio, che lo rendono un alimento non solo buono ma anche prezioso per completare una sana alimentazione.

Frico con pop corn: la nuova moda di New York

Da molti anni, il frico preparato con il Montasio Dop è sbarcato a New York, tanto da essere inserito nei menù gourmet di alcuni del migliori ristoranti della città. Infatti, già più di 20 anni fa, Joe Bastianich e sua madre Lidia lo presentarono alla Grande Mela sotto forma di street food, in un ristorantino chiamato Frico Bar. Ma si sa che agli americani piace personalizzare le ricette, e così lo chef Jean-Georges Vongerichten, capo cuoco del ristorante con tre stelle Michelin del Trump Hotel, ha creato un frico con Cheddar, il formaggio inglese dal caratteristico colore arancione, e con… i pop corn. Un piatto che la rivista Time Out e il New York Magazine hanno nominato “pop corn – Cheddar Frico”.

Gli appassionati si chiederanno perché aggiungere i poc corn al frico? Secondo lo chef stellato, sono ideali per aumentare la croccantezza del piatto e devono essere incorporati nel formaggio mentre questo si sta ancora sciogliendo. Ovviamente la notizia ha scatenato un po’ di clamore e numerose critiche da parte dei sostenitori della ricetta originale, che al di là di tutti le sperimentazioni, rimane un piatto ambasciatore della cucina italiana nel mondo. Tanto più quando è preparato con il formaggio per eccellenza, ovvero il Montasio Dop, che dai 2 mesi di stagionatura è naturalmente privo di lattosio e quindi adatto anche alle persone intolleranti a questo zucchero.

Malga Montasio: quando il Phototrekking diventa Gourmet

La passione per la fotografia spesso spinge a desiderare viaggi esotici, ma basta guardarsi intorno per scoprire luoghi magici dove il tempo pare essersi fermato. Posti incantati di cui la Regione Friuli è davvero ricca. Uno di questi è la Malga Montasio, che si trova sull’omonimo altopiano.

Un’idea di itinerario per una domenica dedicata al Photrekking può essere quello che passa per Cave del Predil, dopo Tarvisio, e arriva alla Malga Montasio, che si trova sopra Sella Nevea. In entrambe le località non mancano infatti meravigliosi paesaggi da immortalare nei propri scatti fotografici. In particolare, il magico laghetto montano di Cave del Predil e il circostante bosco di faggio e abete rosso, dove, se si è fortunati, si può incontrare qualche esemplare di cervo o di capriolo.

Per concludere la passeggiata, è d’obbligo una tappa culinaria presso il ristoro agrituristico della Malga Montasio dove si possono assaporare piatti genuini preparati, ad esempio, con il Montasio Dop prodotto di montagna, ovvero il formaggio fatto con latte crudo raccolto, lavorato e stagionato (minimo 60 giorni) sopra i 600 metri di altitudine. Presso lo spaccio adiacente si possono acquistare le diverse stagionature di Montasio, che partendo dal fresco, passando per il mezzano e lo stagionato, e arrivando fino allo stravecchio, sono in grado di soddisfare le esigenze anche dei palati più esigenti.

Il formaggio al cinema: un grande classico in versione soufflè

Come ci ha insegnato il signor Wallace, della fortunata serie cartoon Wallace & Gromit, la passione per il formaggio è un tema ricorrente nei film. Ne “La Maledizione del Coniglio Mannaro”, il fedele cane Gromit fa rinvenire Wallace proprio facendogli annusare il formaggio tanto amato dal suo padrone.

Ma anche nei grandi classici, come i film Disney, il formaggio ritorna protagonista attraverso alcune ricette, una tra tutte il famoso soufflè al formaggio de “La Bella e la Bestia”, di cui oggi vi proponiamo la ricetta nella versione con il Montasio Stagionato. Per prima cosa si scaldano 350 ml di latte, poi si sciolgono 50 gr di burro in un altro pentolino, si aggiungono 50 gr di farina 00 e, poco alla volta, si unisce il latte. Si fa bollire a fuoco basso, continuando a mescolare per evitare la formazione di grumi. Si regola di sala e noce moscata. Si versa quindi il composto in una ciotola, aggiungendo il tuorlo di 3 uova, 50 gr di Montasio Stagionato grattugiato e i 3 albumi montati a neve. Il preparato deve poi essere versato in stampini precedentemente imburrati e cotto in forno a 180° per circa 30 minuti. Questa ricetta facile e veloce è ottima anche per i bambini, in quanto facilmente digeribile e ricca dei principi nutritivi del Montasio, come le proteine e il calcio, ottimi per la crescita. In più, oltre al gusto pieno dei soufflè al formaggio, i piccoli apprezzeranno di sicuro anche il fatto che il soufflè sia lo stesso che Belle si trova sfilare davanti, insieme a torte incantate e delizie varie, nell’epica scena della tavola imbandita.

Il malgaro: un mestiere antico legato alla passione per la qualità del formaggio

La bontà di formaggi come il Montasio Dop deriva dall’amore che i suoi produttori mettono nel prepararlo, nonostante la fatica che a volte questo lavoro comporta. La vita del malgaro non è semplice oggi come non le era ieri. Sono infatti i ritmi di vita degli animali a scandire orari e incombenze quotidiane.

Ma come si svolge la giornata di un malgaro? Si parte con la sveglia alle 4 del mattino; ancora con il buio, che ci sia la pioggia, la neve o il sereno, prima di fare colazione si pensa a mungere le mucche, poi ognuna di loro deve essere accuratamente controllata perché non ci siano punture nocive di insetti oppure problemi agli zoccoli, che rischierebbero di compromettere la salute dell’animale.

In seguito, le bestie vengono lasciate libere al pascolo, dove possono godere dei verdi prati, ad esempio della Malga Montasio, dove da secoli si ripete ogni anno la tradizione della transumanza: le mucche vengono portate sull’Altopiano in primavera e ci rimangono fino a settembre, a beneficio sia del benessere dell’animale che della qualità del latte.

Una volta che il malgaro è ritornato in stalla, inizia la fase della pulizia dei macchinari e dei singoli locali. In mattinata il latte viene ritirato e portato in latteria dove avviene la lavorazione della materia prima. La mandria rimane al pascolo fino al tardo pomeriggio, quando il malgaro raduna gli animali e li riporta in stalla per la mungitura serale. Il pascolo è un passaggio fondamentale per assicurare la bontà del prodotto finale, ma rende non facile la quotidianità del malgaro che si trova spesso a fare i conti con il carattere testardo di qualche animale. Ecco perché compagno fedele di chi si occupa di bestiame è il cane da pastore, sempre pronto a collaborare con il suo padrone.

Le levatacce e tutti i sacrifici del malgaro sono ampiamente ricompensati dal risultato finale del suo lavoro, ovvero una produzione di lattici di alta qualità, che rappresenta un volano significativo per l’economia del territorio. In particolare, il Montasio DOP è un alimento ideale per gli intolleranti al lattosio, in quanto questo formaggio dai 2 mesi di stagionatura ne è naturalmente privo. Inoltre, per la composizione nutrizionale, il formaggio Montasio è molto consigliato per l’alimentazione dei ragazzi, in quanto il suo apporto energetico ed i suoi principi nutritivi, quali le proteine, il calcio e le vitamine, favorisce una crescita sana ed equilibrata.

Il Montasio Dop e il Caramello: mix alternativo per i tuoi dolci gourmet.

Per gli amanti della Cucina Fusion, suggeriamo oggi un abbinamento alternativo ma di grande gusto. Alzi la mano chi non ha mai provato i popcorn con il caramello! Per questo, dopo aver scoperto la versione americana del frico con i pop corn, è il momento di provare un accostamento dolce e salato, con gusto forte e leggero, in un piatto dalle tonalità crema bello da vedere e buono da gustare.

Il caramello è il risultato del riscaldamento ad alte temperature (160°C) del saccarosio, e le mode dell’ultimo periodo prevedono l’utilizzo di questo prodotto per condire sia dolci che salati, dal cioccolato ai peperoni, dal pesce agli stufati di carne. Quindi perché non provare ad abbinarlo al Montasio? In una deliziosa cheesecake con crema spalmabile al caramello. O semplicemente si può tagliare il Montasio Dop, sia fresco che stagionato, a cubetti e decorarlo con abbondante caramello, come alternativa gourmet ai soliti dolci durante una cena tra amici. Anche dal punto di vista nutrizionale, la ricchezza in proteine e calcio del Montasio rende il piatto più equilibrato. Inoltre, essendo il Montasio dai due mesi di stagionatura naturalmente privo di lattosio, questo dolce facile e veloce da preparare è una perfetta proposta anche per chi è intollerante al lattosio.

LO STICK DI FORMAGGIO MONTASIO DOP ARRIVA NEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI

Avete mai fatto caso ai marchi degli alimenti presenti nei distributori automatici? Se sì, vi siete di sicuro accorti di come la maggioranza appartenga ad aziende multinazionali. Ma come sarebbe invece se nei distributori automatici ci fossero i prodotti locali?

Di fronte ad un bisogno sempre più urgente di distinguere le eccellenze del territorio dai prodotti standardizzati delle multinazionali, alcune organizzazioni e società stanno lottando affinché al di là del vetro e delle spirali in metallo dei distributori automatici compaiano delle monoporzioni che mostrino orgogliosi i nostri marchi locali.

Con questa intenzione il Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio Dop ha deciso di autorizzare la produzione di stick monodose di Montasio DOP. Le singole porzioni, confezionate in un packaging trasparente, permettono di avere sempre a disposizione una piccola razione di formaggio capace di fornire il perfetto apporto nutrizionale di uno spuntino. In questo modo, lo stick di Montasio diventa una ricarica di energia pronta all’uso, ideale come snack per chi pratica sport, ma anche ai bambini come merenda da portare a scuola.

I distributori con i monoporzione di Montasio sono stati presentati durante l’edizione 2019 di Friuli DOC, riscuotendo molto successo da parte degli appassionati di formaggio. Un’iniziativa capace di venire incontro alle esigenze dei consumatori di oggi dando valore al territorio.