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Gita in Malga Montasio: una giornata per riscoprire la natura e la buona tavola

Quest’anno la neve non si è fatta attendere sulle montagne friulane ed è già tempo di rispolverare le ciaspole. Un itinerario dal fascino naturalistico, ma adatto anche ai meno esperti, è quello che parte da Sella Nevea. Si tratta di una passeggiata magica tra boschi ed alpeggi, che sfocia in un panorama stupendo: l’altopiano del Montasio abbracciato da un anfiteatro di cime ammantate da una coltre di neve.

Il percorso sale da Sella Nevea alla casera Cregnidul, passa per Casera Parte di Mezzo e Casera Larice, nelle vicinanze del rifugio Brazzà, per poi ritornare a Sella Nevea attraverso la strada asfaltata che durante l’inverno è coperta di neve. Prima di intraprendere il cosiddetto “giro delle malghe” occorre valutare le condizioni della neve, poiché quando le precipitazioni sono più intense non si escludono slavine causate sa distacchi spontanei.

Poco sopra Sella Nevea si trova la Malga Montasio, situata sull’omonimo altopiano ad un’altezza tra i 1500 ed i 1800 metri sul livello del mare. Si compone di 1064 ettari, dei quali in bella stagione la metà è destinata al pascolo. Vi si trovano anche un ristoro agrituristico, dove è possibile passare la notte e una latteria, presso la quale è disponibile il Montasio “Prodotto della Montagna”, fatto solo con latte crudo raccolto, lavorato e stagionato (minimo 60 giorni) sopra i 600 metri di altitudine. La piacevolezza del gusto e le proprietà nutritive del Montasio faranno in breve recuperare le forze perse durante la passeggiata nella neve, facendo venire voglia di ritornare presto sull’altopiano del Montasio.

Il Montasio DOP, una storia che dura dal 1200.

Oggi il formaggio Montasio è tra le Dop per eccellenza; è sinonimo di prelibatezza, di gusto e di garanzia; viene scelto perché è naturalmente privo di lattosio e perfettamente bilanciato dal punto di vista nutrizionale. Ma, se abbiamo il formaggio di oggi, bisogna ringraziare i produttori di ieri: quali sono quindi le origini del nostro formaggio preferito? Chi lo ha creato?

La storia di questo prodotto è molto antica: risale al 1200, e si può collocare nelle vallate delle alpi Carniche e Giulie. Al tempo, presso l’Abazia di Moggio Udinese, alcuni monaci Benedettini, iniziarono a produrre quello che poi verrà chiamato “formaggio”, con l’unico scopo di trovare una modalità di conservazione di un prodotto deperibile come il latte e di combattere le ristrettezze alimentari del rigido inverno alpino.

Solo nel 1700 il formaggio dei monaci cominciò a distinguersi dalle altre produzioni, per merito sia della qualità del latte vaccino prodotto dai pascoli estivi, sia per le continue affinature delle tecniche di produzione dei malgari della zona. Pian piano quindi si affermò come identità vera e propria, sotto il nome di “Formaggio Montasio”, apparso per la prima volta in alcuni documenti tariffari trovati a San Daniele del Friuli e risalenti al 1773. Proprio in questi scritti è emerso come esso rappresentasse un prodotto di alto prestigio.

Nel corso dei secoli, grazie alla sua ottima reputazione in tutta l’Italia Nord-Orientale, il Montasio è diventato il fiore all’occhiello della produzione casearia della Regione Friuli, riuscendo ad ottenere territori sempre più ampi per i propri pascoli e i migliori capi di bestiame. Così, nella seconda metà del 1800, è nato un movimento cooperativo di caseifici, intenti a sostenere e tutelare la produzione di questo formaggio, fondando a Codroipo il Consorzio per Tutela del Formaggio Montasio. Fino a quando, nel 1955, il Montasio viene ufficialmente dichiarato come “Tipicità”, ottenendo nel 1986 la Denominazione di Origine Controllata (DOC) e, nel 1996, la Denominazione di Origine Protetta (DOP).

Per concludere, è giusto quindi affermare che se non si conosce la storia di ieri, non si possono apprezzare i risultati di oggi. Infatti, solo nel 2018, il Formaggio Montasio ha contato quasi 900 mila forme prodotte, esportando la sua storia, la sua gustosità e la tradizione italiana in tutta la nazione e nelle zone limitrofe.

Al via la nuova campagna “Momenti Montasio”

Emozionare, coinvolgere e raccontare i valori del formaggio Montasio Dop stuzzicando i palati più esigenti attraverso immagini e contenuti: questi gli obiettivi della campagna multicanale Momenti Montasio, al suo secondo “capitolo” dopo il debutto della scorsa estate. Firmata e pianificata dall’agenzia Aipem di Udine in stretta collaborazione con il Consorzio di tutela del formaggio Montasio Dop, la campagna prevede uscite stampa su quotidiani e periodici nazionali, pubbliche relazioni, ufficio stampa e una considerevole attività digitale che spazia dal web marketing, al social advertising e alle digital PR, con un focus particolare verso una corretta informazione scientifico-nutrizionale del prodotto.
Concept di base sempre focalizzato sull’idea che ogni circostanza quotidiana, dal relax al lavoro, dallo sport ai momenti conviviali, può diventare uno dei Momenti Montasio. L’immagine, elegante e suggestiva, conferma il nuovo posizionamento di marca e il valore di un prodotto prezioso e di qualità della tradizione italiana, caposaldo della tipicità agroalimentare e culinaria del territorio di produzione che si estende nel Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale.

A stuzzicare gli appetiti degli utenti del web e a incrementare ulteriormente l’engagement nelle diverse piattaforme social, un racconto continuo della genuinità e qualità del prodotto attraverso immagini, video, contenuti informativi scientifico-nutrizionali e coinvolgenti videoricette che si possono scaricare anche dai nuovi e innovativi ricettari.

E per un’emozionante narrazione sono state coinvolte anche delle rinomate blogger e influencer del panorama italiano in grado di trasmettere alle loro community di riferimento gusto, storia e valori di un formaggio di qualità, lattosio free, seguito e curato in tutte le fasi della filiera.

Il Contadino Nick consiglia: Montasio e ortica selvatica.

Il “Contadino Nick”, nome d’arte di Niccolò Burinato, 28enne di Desio che è conosciuto sui social per i consigli sulle coltivazioni agricole, fornisce una sua interpretazione del principe dei formaggi friulani, il Montasio Dop. 

«Mater artium necessitas» direbbero gli antichi, «la necessità aguzza l’ingegno» diremmo noi. La stagione del raccolto homemade stenta a decollare, complice il maltempo e l’escursione termica di questi mesi. Questa condizione precaria e altalenante, influisce direttamente sulla quantità e sulla qualità della frutta e della verdura di stagione che faticano, conseguentemente, a maturare ed a regalarci quel loro inconfondibile sapore intenso, condito dal lavoro, dall’impegno e da una dose di buona volontà. Pertanto, non dobbiamo arrenderci ma aguzzare l’ingegno ed utilizzare, ad esempio, i frutti che la terra riesce spontaneamente a donarci.

Uno di questi prodotti, facilmente reperibile nei mesi primaverili ai bordi dei boschi, delle strade di campagna e nelle zona di penombra dei terreni incolti, è l’ortica selvatica, tanto bistrattata quanto necessaria per alcune sue proprietà e benefici. L’ortica selvatica, tuttavia, per poter essere impiegata in cucina deve essere assolutamente raccolta – sempre mediante l’uso di guanti – prima che fiorisca, altrimenti non potremo più servircene. Di questa dovremo utilizzare solamente le foglie nuove, quelle poste nella parte più alta della pianta, avendo cura di averle lavate attentamente prima e sbollentate poi. Questa fase consentirà di eliminare la proprietà urticante dell’ortica rendendola, a tutti gli effetti, un’erba pronta per essere utilizzata in diversi modi in cucina.

Grazie al suo gusto amarognolo possiamo identificare l’ortica, inoltre, come un partner ideale per il formaggio Montasio DOP mezzano, dall’inconfondibile sapore rotondo che ben si sposa con il carattere erbaceo della pianta. Un connubio perfetto per due prodotti sani e genuini, reso ancor più definito se presentato nelle vesti raffinate di un flan, ricoperto da una deliziosa e leggera crema al Montasio DOP mezzano ed accompagnato da croccanti frittelle di fiori di sambuco.

Una ricetta elegante, poco impegnativa ed in grado di far esprimere ancora di più le qualità del formaggio Montasio, esaltandone al tempo stesso la dolcezza ed il suo sapore delicato. Un piatto ricercato che parte soprattutto dalla consapevolezza che la maggior parte dei frutti che la terra ci offre, può essere impiegata nelle nostre cucine. Mai come oggi, pertanto, bisogna fare di necessità virtù!

Vediamo ora nel dettaglio come preparare questo sfizioso antipasto:

INGREDIENTI PER FLAN DI ORTICHE CON CREMA DI MONTASIO DOP MEZZANO E FRITTELLE DI FIORI DI SAMBUCO

PER QUATTRO FLAN 

500 g ortiche selvatiche (foglie alte della pianta)

2 tuorli

100 g Montasio DOP mezzano grattugiato

1 spicchio d’aglio

q.b. sale fino

q.b. noce moscata

q.b. pepe bianco

q.b. olio extra vergine di oliva

PER LA CREMA

200 g Montasio DOP mezzano

100 g latte intero

PER LE FRITTELLE

1 fiore di sambuco

50 g farina di riso

3 cubetti di ghiaccio

70 ml acqua frizzante

q.b. olio di arachidi

PREPARAZIONE FLAN

Mettere in una padella un filo d’olio extravergine d’oliva e far dorare lo spicchio d’aglio schiacciato, aggiungere le ortiche precedentemente sbollentate e strizzate, lasciare insaporire leggermente, salare e pepare a piacere. Rimuovere l’aglio dalla padella e frullare le ortiche (in caso di difficoltà versare una piccola quantità di latte intero, q.b.), aggiungere successivamente la noce moscata q.b., 2 tuorli e 100 g di Montasio DOP mezzano, precedentemente grattugiato, abbassando la velocità del frullatore. Aggiustare con un pizzico di sale e trasferire il tutto in stampini per cottura precedentemente oliati ed infornare a 160° per circa 15 min.

PREPARAZIONE CREMA

Tagliare 200 g di Montasio DOP mezzano a fette sottili e lasciarle riposare nel latte per circa mezz’ora. Fondere il tutto a bagnomaria fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.

FRITTELLE DI FIORI DI SAMBUCO

Preparare una boul contenente 50 g di farina di riso, aggiungere 3 cubetti di ghiaccio e stemperare con una frusta in 70 ml di acqua frizzante da frigorifero, circa 4°, fino ad ottenere una pastella liscia e fluida. Tagliare il fiore di sambuco in quattro fiocchetti e friggerli in olio di arachidi precedentemente riscaldato a 180°.

PRESENTAZIONE DEL PIATTO

Sformare il flan sul piatto, ricoprirlo con un cucchiaio di crema e decorare con un fiocchetto di frittella di fiore di sambuco.

Buon appetito!

Il formaggio Montasio sposa la fragola per un’esplosione di gusto a tavola

Con l’arrivo della primavera, i mercatini di frutta e verdura si tingono di un rosso intenso: è quello delle fragole. Considerato da grandi e piccini come un frutto tra i più dolci e i più amati, la fragola garantisce un’altissima versatilità̀ in cucina, permettendo agli chef e agli appassionati di dare libero sfogo alla fantasia, creando accostamenti armoniosi sia caldi che freddi, sia dolci che salati. Un abbinamento da veri intenditori è senza dubbio quello della fragola con il Formaggio Montasio DOP.

Grazie alla sua consistenza e al suo sapore deciso ed inconfondibile, la fragola può essere abbinata sia a latticini freschi e spalmabili, sia ai formaggi stagionati e semiduri. Nel primo caso è possibile dare vita ad innumerevoli varianti di cheesecake, famose per utilizzare il formaggio fresco e spalmabile nella pasticceria ed abbinarlo a classici ingredienti tipici delle portate dolci, come cioccolato, crema e frutta.

Nel secondo caso invece l’abbinamento delle fragole a formaggi più stagionati permette di creare una combinazione di sapori insolita ma perfettamente bilanciata. Ad esempio, il Montasio Stravecchio, ovvero quello con oltre 10 mesi di stagionatura (click qui per saperne di più: http://www.montasio.com/il-formaggio-montasio/), dalla consistenza granulosa e friabile e dal gusto raffinato e gustoso, si presta perfettamente ad essere aggiunto a un’insalata preparata con rucola o valeriana, avocado e pezzetti di fragole fresche. Si crea così un piatto ricco di sostanze nutritive e pieno di colore, che fa venire il buon umore. L’ultima moda è infatti proprio quella di utilizzare la frutta come una normale verdura, per dare una marcia in più alla classica insalata.

Ma il formaggio riesce ad esprimersi al meglio anche con un altro tipo di preparazione a base di fragole, ovvero la confettura. Ecco che il sapore pieno e deciso del Formaggio Montasio Mezzano viene esaltato dalla dolcezza della confettura di fragole, grazie al piacevole contrasto di sapori. In fondo, partendo da prodotti di qualità, basta un pizzico di fantasia per rendere vario e non convenzionale ogni piatto.

Il Montasio, un fenomeno in crescita… anche sui social!

1 ora e 53 minuti al giorno, questo il tempo medio che ogni utente italiano passa sui social network. Ecco perché il progetto di comunicazione “Momenti Montasio” ha incluso, a fianco delle attività tradizionali come la campagna stampa e le azioni di PR, anche una strategia di social media marketing. Sui canali digitali, le occasioni di consumo sono state presentate in chiave unconventional, uscendo dai luoghi comuni e trasmettendo la joy of life del crescente numero di utenti affezionati al brand. Negli ultimi 6 mesi, i fan su Facebook sono saliti dai 14.446 del 20 giugno ai 35.206 del 20 dicembre, mentre su Instagram dall’apertura del canale a luglio i follower sono già più di 1.000. Si tratta di una community che si allarga di giorno in giorno, aumentando di conseguenza l’awareness del brand, e che dimostra un elevato livello di interesse per i contenuti proposti, come dimostrato dalle centinaia di commenti e dalle migliaia di reaction ricevute in questi mesi. Un tasso molto elevato di engagement, che testimonia l’apprezzamento da parte degli utenti della content strategy. Il piano editoriale è incentrato da una parte sul fornire una corretta informazione scientifico-nutrizionale sull’alimento, ad esempio sulla naturale assenza di lattosio nel Montasio dai 2 mesi di stagionatura; e dall’altra sulla ricettabilità del prodotto attraverso una serie di contenuti video calendarizzati settimanalmente, in modo da abituare gli utenti a un appuntamento fisso con un contenuto di loro interesse.

Dall’analisi delle conversazioni sui canali social è emerso un sentiment molto positivo nei confronti del brand, non solo da parte dei consumatori di Friuli e Veneto, ma anche da quelli residenti in altre regioni. La strategia sui social media ha previsto anche il coinvolgimento di foodblogger e influencer del settore che hanno contribuito a rafforzare la brand reputation del Formaggio Montasio DOP. L’attività sui canali social, che oltre a Facebook (https://www.facebook.com/FormaggioMontasio/) e Instagram (https://www.instagram.com/formaggiomontasio/), ha visto anche l’apertura dei canali Twitter, YouTube, Pinterest e LinkedIn, ha contribuito a veicolare traffico sul nuovo sito web, lanciato a luglio 2018.

Le campagne di advertising sono state rivolte a tutto il territorio nazionale con focus su target specifici come le mamme attente all’alimentazione dei bambini, gli sportivi e le giovani coppie sensibili al lifestyle. Inoltre, per quanto riguarda la comunicazione delle serate di degustazione del Formaggio Montasio organizzate presso le principali città italiane, sono state attivate delle sponsorizzazioni geolocalizzate volte ad intercettare gli utenti che si trovano in prossimità del luogo in cui si svolge l’evento. Si è trattato quindi di un’attività strutturata volta a sviluppare l’aspirazionalità del prodotto tipico e sostenere l’attività dei consorziati per conquistare nuove fette di mercato. Il progetto di comunicazione sarà portato avanti anche nel 2019 con l’obiettivo di raggiungere traguardi ancora più ambiziosi.

La dieta dello sportivo: quando e come includere il formaggio

I consigli della Dr.ssa Emanuela Russo- dietista responsabile area nutrizione Emotifood.

Per uno sportivo l’alimentazione è parte integrante dell’allenamento: gli alimenti che vengono scelti nei pasti che precedono o che seguono allenamenti e gara sono strettamente collegati al buon esito della prestazione stessa e alla capacità di recuperare, con una certa velocità, le forze (nonché alla ridotta probabilità di incorrere in infortuni).

L’alimentazione di uno sportivo deve essere sempre bilanciata, anche nei periodi di riposo, non deve essere un sacrificio ma deve far parte del bagaglio culturale di ciascuno. La dieta quotidiana dovrebbe rispettare il giusto equilibrio tra macro e micro nutrienti: 55% carboidrati, 15/20% grassi, 25/30% proteine. Queste percentuali possono variare in base al tipo di sport praticato, aumentando l’apporto di proteine, fondamentali per ricostruire quei pezzetti di puzzle che compongono i muscoli e, qualora ci si stia preparando, per esempio, per una competizione di endurance, anche quello di carboidrati. In questo caso il carico può arrivare sino al 65-70% da assumere nei 4/5 pasti che precedono la gara.

In questo senso, all’interno delle buone abitudini alimentari il formaggio riveste un ruolo fondamentale per lo sportivo grazie alle sue caratteristiche nutrizionali.
Pur con le dovute differenze fra le varie tipologie di formaggi e del loro diverso grado di stagionatura, in generale essi hanno un elevato potere calorico, in quanto ricchi di carboidrati, lipidi, proteine e sali minerali.
I carboidrati in essi contenuti (in particolare nei formaggi freschi) forniscono un apporto energetico immediato, utile per energia immediatamente disponibile. Di maggiore rilevanza i grassi che garantiscono le energie da stoccare nei magazzini dell’organismo e da utilizzare in prestazioni di endurance e di carattere prevalentemente aerobico e prolungato.
Le proteine nobili forniscono il substrato plastico per il turn over delle proteine, indispensabili per la forza muscolare e per gli sport di potenza.
Fosforo e calcio fortificano le ossa (che devono essere resistenti per garantire un gesto atletico efficace e ridurre gli infortuni) e garantiscono la corretta contrattilità muscolare.

Come dicevamo, altro aspetto importante è il recupero dopo una performance. Infatti, i venti minuti che seguono il workout sono il momento ottimale per fornire al nostro corpo nutrienti utili per ricaricare le perdite e rifornire magazzini energetici e fibre muscolari. In questi minuti è molto importante assumere zuccheri ad alto indice glicemico per ricostituire le scorte di glicogeno stoccate in muscoli e fegato. Durante la mezz’ora post allenamento, infatti, il sistema cardiocircolatorio e i meccanismi cellulari e biochimici sono al massimo della loro attività lavorativa. Successivamente la percentuale scende al 25% e il recupero risulterà più lento e meno proficuo.

In quest’ottica, a seconda di quando viene effettuato l’allenamento, possiamo comunque utilizzare il formaggio ad ogni pasto: durante la colazione ad esempio su fette di pane in accompagnamento a miele o marmellate; in cubetti come pratico spuntino spezza fame accanto ad un frutto (es. formaggio e pera); durante il pasto come fonte proteica, nel condimento del primo piatto (es. riso e formaggio) o come ingrediente di un carpaccio leggero (carciofi, formaggio e aceto balsamico).

E mi raccomando, non dimentichiamoci dell’acqua! Idratarsi costantemente durante l’allenamento o la gara, è fondamentale per permettere al nostro corpo di mantenere la sua efficienza e garantire che tutte le funzioni vengano svolte al meglio. Ci si deve ricordare che se insorge lo stimolo della sete, il nostro organismo è già da troppo tempo in riserva idrica e la performance potrebbe drasticamente essere inficiata (anche del 30%).

Non ci resta che dire… buon allenamento e buon appetito!!

In forma dopo i 50, l’alimentazione per un corpo sano e bello.

Con l’andare degli anni il metabolismo inizia a cambiare e l’organismo richiede una maggiore attenzione alla propria alimentazione. L’apporto di sostanze nutritive come il calcio e le vitamine infatti aumenta, mentre diminuisce il fabbisogno energetico giornaliero.

 

Varcata la soglia dei 50 anni, occorre riflettere di più su quello che si mette in tavola. La regola d’oro è seguire un’alimentazione il più possibile varia ed equilibrata. Ad ogni pasto non dovrebbe mancare una porzione di frutta o verdura, scelta in base alla stagione, che fornisce una preziosa dose di antiossidanti naturali. Mentre il consumo di carne rossa, soprattutto per quanto riguarda insaccati e salumi, andrebbe limitato a favore del pesce e dei legumi. Questi ultimi, in particolare, contengono i fitoestrogeni che sono preziosi per le donne in menopausa.

 

Poiché dopo i 50 anni ogni anno la massa muscolare cala di circa l’1-2%, è fondamentale garantire all’organismo un buon apporto di proteine. Per questo è bene introdurre nella propria alimentazione qualche prodotto ad alto valore nutritivo, come il Formaggio Montasio Dop che contiene ben il 24-26% di proteine. Una porzione di 50 gr di Montasio stagionato 2 mesi apporta circa 12 gr di proteine, insieme a 370 mg di Calcio, 265 mg di Fosforo e 209 mg di Vitamina A, sostanze che contribuiscono a mantenere forti e sane le ossa. Per saperne di più sulla tabella nutrizionale del Formaggio Montasio è possibile consultare questo link: http://www.montasio.com/educazione-nutrizionale/.

 

Ma non conta solo cosa si mangia, ma anche come e quando. Una corretta masticazione facilita infatti la digestione e attenua il senso di fame tra un pasto e l’altro. Inoltre, l’apporto di calorie andrebbe distribuito con buon senso nell’arco della giornata. Ad esempio, consumare i carboidrati a colazione e a pranzo permette di metabolizzare la gran parte dell’energia introdotta con il cibo nella prima parte del giorno. Mentre una cena leggera a base di proteine e vegetali consente di non affaticare la digestione prima del sonno.

 

Infine, per stare in forma anche dopo i 50 anni è necessario fare attività fisica almeno 5 giorni alla settimana. Dalle lunghe passeggiate in campagna allo yoga, il movimento è fondamentale non solo per mantenere una muscolatura elastica e tonica, ma anche per prevenire i problemi cardio-vascolari. Attività fisica costante e alimentazione sana costituiscono quindi la ricetta magica per sentirsi al top a tutte le età.

 

La foodblogger Sonia Paladini racconta la degustazione di Montasio Dop.

Curiosità storiche e consigli per gustare al meglio questo buono e sano formaggio.

Di ritorno dalla degustazione di Formaggio Montasio Dop presso La Scuola di Cucina Italiana a Milano, la nota blogger appassionata di food & wine Sonia Paladini ha voluto raccontare sul suo blog l’incontro con il Montasio.

Secondo Sonia, il pregiato formaggio, è ottimo consumato grattugiato su paste e risotti o in aggiunta a minestre di verdure, perché in grado di esaltare i sapori di ogni singolo piatto. Il Montasio Dop si presta ad essere utilizzato per la preparazione di aperitivi rustici, ad esempio in aggiunta a salumi o polenta, ma anche per sfiziosi finger food, nei quali dare sfogo alla propria creatività, da abbinare magari a un ottimo calice di Prosecco Doc, come proposto durante la degustazione presso La Scuola di Cucina Italiana.

Durante la degustazione, è stato sottolineato come il Montasio Dop sia naturalmente privo di lattosio e abbia una composizione equilibrata (32 – 36% di acqua, 32 – 34% di lipidi e 24 – 26% di proteine). Inoltre, continua Sonia sul suo blog, l’assaggio di ricette a base di Montasio è stata accompagnata dal racconto della storia di questo storico formaggio, dal quale è emersa la passione per la natura e la montagna delle persone che realizzano questo prodotto. Il formaggio Montasio, la cui nascita viene fatta risalire attorno al 1700, deve la sua bontà alle particolari caratteristiche del suolo e del clima del Friuli Venezia Giulia e del Veneto Orientale nel quale viene prodotto e alla maestria dei casari, che nei secoli si sono trasmessi, di padre in figlio, le competenze del mestiere. A vigilare sulla tipicità del Montasio Dop è, dal 1984, il Consorzio Tutela del Formaggio Montasio (http://www.montasio.com/il-consorzio/).

“Un ottimo compagno di viaggio tra i sapori”, questa la definizione che Sonia dà del formaggio Montasio. Concedersi un pezzettino di Montasio a merenda o dopo l’attività sportiva, diventa una piccola coccola quotidiana, perché, prosegue Sonia, “Volersi bene è la priorità e la condizione necessaria per volerne anche agli altri”.

Per saperne di più sul racconto di Sonia alla degustazione, seguite il Montasio sul profilo Instagram ufficialehttps://www.instagram.com/formaggiomontasio/